IL FINE E LA FINE DELLA PENA
Sull’ergastolo ostativo alla liberazione condizionale
La quaestio promossa dalla sez. I penale della Cassazione può far calare il sipario sulla variante più severa del carcere a vita: il c.d. ergastolo ostativo, previsto per i gravi reati associativi inclusi nel catalogo dell’art. 4-bis, comma 1, ord. penit. Ad essere revocata in dubbio, infatti, è la costituzionalità dell’automatismo preclusivo alla liberazione condizionale, qualora l’ergastolano non collabori utilmente con la giustizia, pur essendo nelle condizioni di farlo.
Già la Corte EDU si è espressa in merito, condannando l’Italia per tale regime penitenziario (sent. Viola c. Italia n°2). La Corte costituzionale, che già in passato ha respinto come infondata analoga quaestio (sent. n. 135/2003), recentemente ha aperto una breccia nel muro dell’ostatività penitenziaria, limitatamente alla possibilità di concessione del permesso premio al condannato non collaborante (sent. n. 253/2019).
Chiamati nuovamente in causa, come si pronunceranno i giudici costituzionali? Confermeranno il precedente rigetto o faranno cadere l’ostatività (anche) nei confronti della liberazione condizionale?
DI COSA DISCUTEREMO
- In continuità con l’Amicus Curiae 2019, di cui l’edizione 2020 è un ideale Atto II, discuteremo del «diritto alla speranza» anche per l’ergastolano ostativo non collaborante, oggi condannato a una pena de jure perpetua e de facto non riducibile, se non attraverso l’utile e possibile collaborazione con la giustizia.
Introdotta dalle relazioni dei proff. Marco Ruotolo e Glauco Giostra, si svilupperà una discussione plurale e interdisciplinare sulla dubbia compatibilità con gli artt. 3, 27 e 117 Cost. dell’automatismo legislativo che preclude la liberazione condizionale al condannato all’ergastolo per uno dei reati associativi di cui all’art. 4-bis, comma 1, ord. penit.
Tutta la documentazione predisposta per il seminario è disponibile in questo sito. I lavori si sono svolti “in remoto” su piattaforma informatica. La loro registrazione audio-video è fruibile anche sul sito di Radio Radicale. Gli atti, in volume monografico composto in tempi utili per il giudizio della Corte costituzionale, sono pubblicati nella Rassegna di Forumcostituzionale.it
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Ferrara, 15 luglio 2020
Carissima,
Carissimo,
prosegue anche quest’anno la tradizione dei seminari “preventivi” ferraresi, proposti dal gruppo dei costituzionalisti del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Ateneo estense. L’appuntamento è fissato per venerdì 25 settembre, con inizio alle ore 10.00, e poiché il virus con la sua corona non ha ancora del tutto abdicato, abbiamo deciso di svolgere il nostro incontro nelle modalità – oramai consuete – del webinar. Questo il suo titolo:
IL FINE E LA FINE DELLA PENA
Sull’ergastolo ostativo alla liberazione condizionale
In ideale continuità con l’Amicus Curiae 2019, di cui si configura come un Atto II, l’appuntamento avrà ad oggetto la nuova quaestio promossa dalla Sez. I pen. della Cassazione (ord. 3-18 giugno 2020, pres. Mazzei, est. Santalucia) che prefigura il redde rationem per il c.d. ergastolo ostativo.
Questa volta, infatti, il giudice a quo mira direttamente al cuore del regime ostativo penitenziario: le norme impugnate (gli artt. 4-bis, comma 1, e 58-ter della legge n. 354 del 1975, unitamente all’art. 2 del decreto legge n. 152 del 1991, conv. in legge n. 203 del 1991) sono sospettate di illegittimità (per violazione degli artt. 3, 27 e 117 Cost.) nella parte in cui precludono all’ergastolano, che non collabori con la giustizia, la possibile concessione della liberazione condizionale.
Il “caso” dal quale nasce la quaestio riguarda un ergastolano, detenuto da oltre ventisette anni, condannato per delitti commessi avvalendosi dell’associazione di tipo mafioso ovvero al fine di agevolarne l’attività. Ma – se accolta – è da presumere che l’illegittimità sarà estesa, in via consequenziale (ex art. 27, legge n. 87 del 1953) a tutti i reati ostativi inclusi nella blacklist dell’art. 4-bis, comma 1, ord. penit.: se così sarà, calerà il sipario sulla variante più rigida del carcere a vita.
L’atto di promovimento assume l’evoluzione giurisprudenziale della Corte costituzionale e della Corte EDU in materia come «un importante banco di prova su cui verificare se possa ancora dirsi valido il pregresso orientamento della Corte di Cassazione» che, fino ad oggi, ha sempre ritenuto manifestamente infondata la quaestio ora sollevata dalla sua Sez. I penale.
Quanto alla giurisprudenza costituzionale, in realtà, già in passato ha respinto analoga eccezione d’illegittimità con sent. n. 135/2003. Tuttavia, il giudice a quo ritiene recessivo quel precedente, valorizzando altre decisioni della Corte. Due, in particolare.
Innanzitutto la sent. n. 161/1997, dove la compatibilità costituzionale dell’ergastolo è legata a doppio filo all’esistenza nell’ordinamento dell’istituto della liberazione condizionale e alla sua possibile fruibilità: preclusa questa, ne discenderebbe l’illegittimità del carcere a vita. In secondo luogo, la recente sent. n. 253/2019, la cui ratio decidendi varrebbe anche per la liberazione condizionale, traguardo di un percorso trattamentale di cui il permesso premio (che quella decisione, a determinate condizioni, ha sottratto al regime ostativo) è solo il punto di partenza.
Quanto alla giurisprudenza convenzionale, il richiamo è soprattutto alla sentenza Viola c. Italia n°2, pronunciata un anno fa, con la quale la Corte di Strasburgo ha giudicato contrario all’art. 3 CEDU l’ergastolo ostativo, in quanto pena perpetua de facto non riducibile. E poiché la sentenza Viola n°2 riguarda «una vicenda perfettamente sovrapponibile» a quella oggetto del giudizio a quo, si tratterebbe di un precedente doppiamente vincolante nei suoi esiti interpretativi: perché espressione di un orientamento consolidato a Strasburgo, e perché calco esatto della quaestio ora promossa davanti alla Corte costituzionale.
L’atto di promovimento interviene in un contesto egemonizzato da un evidente panpenalismo, timbro di scelte legislative anche recenti che hanno progressivamente allargato l’area dei cc.dd. reati ostativi, passate indenni attraverso lo scrutinio costituzionale (cfr. sentt. nn. 188/2018 e 52/2020), salvo che per il loro regime temporale (sent. n. 32/2020, ord. n. 49/2020). Nel frattempo, la Commissione parlamentare Antimafia – interrogandosi sul seguito della sent. n. 253/2019 – ha approvato il 20 maggio scorso una relazione che prefigura «un più rigoroso procedimento di accertamento da parte della magistratura di sorveglianza» circa i presupposti per la concessione di benefici e misure alternative alla pena, quando richiesti da condannati “ostativi” non collaboranti. La sentenza che verrà, dunque, segnerà una nuova pagina nel dialogo tra Corte costituzionale e Legislatore, particolarmente problematico in ambito penale.
Il Seminario sarà introdotto dalle relazioni di Marco Ruotolo (Ordinario di Diritto costituzionale nell’Università di Roma Tre) e Glauco Giostra (Ordinario di Diritto processuale penale nell’Università di Roma Sapienza). Ad esse seguirà la discussione, franca e informale, caratterizzata da brevi (dunque numerosi) interventi di 7 minuti ciascuno.
Nel sito amicuscuriae.it vengono veicolati tutti i documenti pertinenti al tema dell’incontro. Saranno resi disponibili una comune traccia per la discussione e – a ridosso della data del seminario – i testi provvisori delle relazioni introduttive. I lavori del seminario saranno audio-video registrati, grazie alla collaborazione con Radio Radicale. Gli atti dell’incontro verranno posti nella disponibilità della Corte costituzionale in tempi utili per il suo giudizio, grazie alla sinergia con la Rassegna del Forum di Quaderni Costituzionali.
Il seminario, secondo tradizione, è aperto a tutti gli interessati. Dato il suo oggetto, rivolgiamo un particolare invito – oltre che ai colleghi costituzionalisti – agli studiosi della CEDU, del diritto e del processo penale, alle camere penali, ai magistrati di sorveglianza, ai garanti dei diritti dei detenuti e delle persone private della libertà personale.
Se – come speriamo davvero – intenderai partecipare al seminario, ti chiediamo la cortesia di farlo attraverso l’apposito form d’iscrizione presente nel sito amicuscuriae.it. Agli iscritti sarà comunicato, a ridosso della data del 25 settembre, l’accesso alla piattaforma in cui si svolgerà il webinar.
Grati per l’attenzione, ti salutiamo con viva cordialità.
Giuditta Brunelli
Andrea Pugiotto
Paolo Veronesi
Sessione mattutina (h. 10.00)
PRESIDENZA
Giuditta BRUNELLI
Ordinario di Istituzioni di diritto pubblico
(Università di Ferrara)
RELAZIONI INTRODUTTIVE
h. 10.15
Marco RUOTOLO
Ordinario di Diritto costituzionale
(Università di Roma Tre)
h. 10.45
Glauco GIOSTRA
Ordinario di Diritto processuale penale
(Università di Roma-Sapienza)
h. 11.15 – h. 13.00
DISCUSSIONE
Sessione pomeridiana (h. 15.00)
PRESIDENZA
Paolo VERONESI
Ordinario di Diritto costituzionale
(Università di Ferrara)
h. 15.00
DISCUSSIONE
h. 17.30
OSSERVAZIONI CONCLUSIVE
Marco RUOTOLO
Glauco GIOSTRA
Il seminario è aperto a tutti. Alle due relazioni introduttive seguiranno brevi (dunque numerosi) interventi dei partecipanti (7 minuti a testa).
La traccia per la discussione, l’intera documentazione del “caso” e tutte le necessarie informazioni sono reperibili negli appositi box della homepage del sito amicuscuriae.it, che, se necessario, sarà progressivamente aggiornata.
I lavori dell’incontro verranno audio-video registrati e i relativi atti – composti in apposito volume monografico, pubblicato nella Rassegna del Forum di Quaderni Costituzionali – saranno posti nella disponibilità della Corte costituzionale in tempi utili per il suo giudizio.
ATTI DI PROMOVIMENTO
Corte di Cassazione, Sez. I penale, ordinanza 3-18 giugno 2020, Est. Santalucia, Pres. Mazzei
DOCUMENTAZIONE PROCESSUALE
Atto di intervento di parte privata
Atto di intervento del Presidente del Consiglio
Atto di intervento di terzo
Amicus Curiae presentati
– Amicus Curiae ANTIGONE
– Amicus Curiae GARANTE NAZIONALE
– Amicus Curiae L’ALTRO DIRITTO ODV
– Amicus Curiae MACROCRIMES
– Amicus Curiae NESSUNO TOCCHI CAINO
CORTE EUROPEA DIRITTI DELL’UOMO
Prima Sezione, Viola c. Italia n°2, ric. n. 77633/16, sent. 13 giugno 2019, def. 5 ottobre 2019 (versione italiana)
GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE
In tema di ergastolo comune e liberazione condizionale:
Sent. n. 204/1974
Sent. n. 264/1974
Sent. n. 274/1983
Sent. n. 161/1997
Sent. n. 418/1998
In tema di ergastolo ai minorenni
Sent. n.168/1994
In tema di ergastolo ostativo e liberazione condizionale
Ord. n. 359/2001
Sent. n. 135/2003
Sent. n. 149/2018
In tema di reati ostativi e preclusioni penitenziarie
Sent. n. 39/1994
Sent. n. 361/1994
Sent. n. 450/1998
Sent. n. 273/2001
Sent. n. 239/2014
Sent. n. 76/2017
Sent. n. 174/2018
Sent. n. 229/2019
Sent. n. 253/2019
Sent. n. 263/2019
In tema di reati ostativi e collaborazione esigibile
Sent. n. 306/1993
Sent. 357/1994
Sent. n. 68/1995
Sent. n. 504/1995
Sent. n. 445/1997
Sent. n. 89/1999
Sent. n. 137/1999
Sent. n. 257/2006
Sent. n. 79/2007
In tema di discrezionalità legislativa nella selezione dei reati ostativi
Sent. n. 188/2019
Sent. n. 32/2020
Ord. n. 49/2020
Sent. n. 52/2020
GIURISPRUDENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE
Manifesta infondatezza della quaestio
Sez. I pen., 7-28 novembre 2012, n. 45978, Musumeci
Sez. I pen., 4 marzo 2014, n. 18206, Grassonelli
Sez. I pen., 20 marzo-17 luglio 2015, n. 31203, Papalia
Sez. I pen., 22 marzo-1 luglio 2016, n. 27149, Viola
Sez. I pen., 17 gennaio-16 febbraio 2017, n. 7428, Pesce
Giurisprudenza citata nella sentenza costituzionale n. 253/2919
Sez. I pen., 13 aprile-12 maggio 1992, n. 1639, Giampaolo
Sez. I pen., 24 gennaio-12 ottobre 2017, n. 47044, Sorice
Sez. I pen, 16 aprile-8 luglio 2019, n. 29869, Lamberti
Sez. I pen., 27 giugno-13 agosto 2019, n. 36057, Biondolillo
Seguito giurisprudenziale della sentenza costituzionale n. 253/2019
Sez. I pen., 14-27 gennaio 2020, n. 3307, P.G.,
Sez. I pen., 28 gennaio-12 febbraio 2020, n. 5553, Grasso
Sez. I pen., 21 febbraio 2020, n. 12554, Torrisi
Sez. I pen., 21 febbraio 2020, n. 12555, Guglielmino
TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI FIRENZE
Ordinanza n. 2020/3341 del 29 ottobre 2020 pres. Bortolato, est. Caretto, Ventura (nuovo)
COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA
Relazione sull’istituto di cui all’articolo 4-bis della legge n. 354 del 1975 in materia di ordinamento penitenziario e sulle conseguenze derivanti dalla sentenza n. 253 del 2019 della Corte costituzionale, approvata nella seduta del 20 maggio 2020, Relatori: sen. Grasso e dep. Ascari.
Di seguito la registrazione audio-video del Seminario:
Clicca QUI per la Sessione mattutina (video)
INTERVENTI DI:
Prof. Paolo VERONESI, Università di Ferrara
Prof. Daniele NEGRI, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza di Ferrara
Prof.ssa Serena FORLATI, Direttrice di Macrocrimes
Prof. Marco RUOTOLO, Università di Roma Tre
Prof. Glauco GIOSTRA, Università di Roma-Sapienza
Prof. Ciro GRANDI, Università di Ferrara
Prof. Carlo FIORIO, Università di Perugia
Prof. Davide GALLIANI, Università di Milano Statale
Avv. Michele PASSIONE, Foro penale di Firenze
Avv. Maria BRUCALE, Foro Penale di Roma
Prof.ssa Stefania CARNEVALE, Università di Ferrara
Dott,ssa Alessandra SANTANGELO, Università di Bologna
Prof. Franco DALLA CASA, Università di Genova
Prof. Andrea PUGIOTTO, Università di Ferrara
Clicca QUI per la Sessione pomeridiana (video)
INTERVENTI DI:
Prof. Paolo VERONESI, Università di Ferrara
Prof. Pasquale BRONZO, Università di Roma-Sapienza
Prof. Adriano MARTUFI, Università di Leiden (Paesi Bassi)
Prof. Paulo PINTO de ALBUQUERQUE, Già Giudice della Corte EDU
Dott. Franco CORLEONE, La Società della Ragione
Dott.sa Sofia CIUFFOLETTI; L’Altro Diritto Onlus
Avv. Emilia ROSSI, Membro di Presidenza dell’Ufficio del Garante Nazionale dei diritti dei detenuti e delle persone private della libertà personale
Dott. Juan PATRONE, Antigone
Dott.ssa Silvia CECCHI, Tribunale di Sorveglianza di Pesaro
Prof. Glauco GIOSTRA, Università di Roma-Sapienza
Prof. Marco RUOTOLO, Università di Roma Tre
Prof. Paolo VERONESI, Università di Ferrara
Scarica qui il volume integrale dell’edizione 2020 (nuovo)